Imola, 9 aprile 2023 – Il Qatar Airways GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, sesta gara del Mondiale di Formula 1 del 2023, quest’anno si disputa nel fine settimana del 19-21 maggio ma in passato è capitato che coincidesse con le festività di Pasqua.
Accadde ad esempio per l’edizione dell’allora GP di San Marino del 15 aprile del 2001. Una coincidenza che non fece piacere all’allora vescovo di Imola, Giuseppe Fabiani: “Quest’anno l’Annuncio pasquale di vita e di gioia sarà coperto dal rombo dei motori della Formula 1”. Con queste parole il manifesto della Consulta dei laici della diocesi, in accordo con il vescovo, espresse il disagio della Chiesa imolese.
Si aprì una discussione e spuntò l’idea di far precedere il warm-up, i 30 minuti che servivano la domenica mattina per far “scaldare” le monoposto, da una messa nel paddock ma Bernie Ecclestone, allora patron della F.1, non ne volle sapere anche perché la maggior parte dei protagonisti della F.1, oggi come allora erano britannici e dunque anglicani, o comunque protestanti e non cattolici. Il compromesso fu quello di celebrare il rito a ridosso del circuito, estendendo l’invito alla comunità della F.1 (le ragazze dell’ufficio stampa di allora si prodigarono a distribuire una serie di “santini”).
La gara venne vinta da Ralf Schumacher al volante della Williams-BMW e costituì la prima vittoria in F.1 per il fratello minore di Michael (tra i due ci sono 6 anni di differenza, il primo è nato nel 1975 il secondo nel 1969). Quarta tappa delle 17 del campionato, primo appuntamento europeo, Imola visse una vigilia di grande attesa perché per la prima volta dopo 21 anni una Ferrari si presentava all’autodromo intitolato al proprio fondatore e al suo primogenito con il numero 1 sul musetto, frutto del trionfo di Suzuka 2020 appunto del pilota tedesco.
Ma quello per Michael e il Cavallino non fu una pasqua fortunata: Michael, partito in seconda fila, proprio accanto al fratello, fu dapprima costretto a rallentare per una noia al cambio e poi si ritrovò con la posteriore sinistra sgonfia. Il cerchione rovinato lo costrinse al ritiro. Quando ciò avvenne, Ralf si trovava agevolmente al comando: scattato in testa subito alle prime curve, aveva incrementato nel gioco dei pit stop (furono due) il proprio vantaggio su David Coulthard e Rubens Barrichello.
La vittoria di Ralf costituì una pietra miliare della F.1 perché prima di allora due fratelli non avevano mai iscritto il proprio nome nell’albo d’oro dei GP iridati.