Imola, 13 giugno 2023 – E’ stato inaugurato questo pomeriggio il restauro del monumento “Rampante” dell’artista Armand Pierre Fernandez, noto come Arman, posto all’ingresso dell’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari” di Imola.
Iniziati il 24 marzo scorso, i lavori di restauro erano stati completati entro 16 maggio scorso, per essere inaugurati nel fine settimana del Gran Premio di F.1 del 19/21 maggio. Con l’annullamento del Gran Premio, causa l’alluvione in Romagna, anche l’inaugurazione è stata posticipata, ed è avvenuta oggi, in concomitanza con il passaggio della 1000 Miglia in città ed in autodromo.
Le dichiarazioni – “Il restauro del monumento, atteso da tanto tempo, da cittadini, appassionati finalmente è stato completato. Anche il Consiglio comunale, attraverso una mozione presentata dal Gruppo Imola Corre, si era espresso in merito. Dopo il “semaforo verde” della Fondazione Arman, a cui fanno capo tutte le opere dello scultore francese scomparso, si è partiti con le procedure di affidamento. Abbiamo studiato con i tecnici il metodo migliore per questo lavoro, non facile perché lo scopo è quello di riportare alla luce il colore rosso Ferrari delle origini. Siamo soddisfatti dell’esito raggiunto dal restauro e di aver così restituito alla città ed a tutti coloro che lo visiteranno, il monumento ritornato alla sua originale bellezza, proprio nel 70.o compleanno dell’Autodromo” commentano il sindaco Marco Panieri e l’assessore all’Autodromo, Elena Penazzi.
Da parte sua Pietro Benvenuti, direttore Autodromo sottolinea: “il monumento di Arman è uno dei simboli dell’Autodromo, e così, insieme all’Amministrazione Comunale, ci siamo attivati per ottenere le necessarie autorizzazioni ad intervenire sull’opera. Grazie a due restauratori laureatisi presso l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma, la scultura è stata riportata alla sua colorazione originale e vuole essere un omaggio che vogliamo fare alla cittadinanza ed a tutti i turisti che verranno a visitare l’Autodromo proprio nel 70° dalla nascita del Circuito”.
“Lo stato di conservazione dell’opera era particolarmente danneggiato a causa della depolimerizzazione della vernice rossa e della vernice trasparente. Questo ha reso necessaria la rimozione della vernice presente non più recuperabile per poi agire con la rimozione dei prodotti di ossidazione del bronzo. A seguito della pulitura chimica e meccanica è stata ripristinata la vernice originale tramite un sistema di vernici: un fondo, il rosso e una vernice finale trasparente – spiega Giacomo Perna, autore del restauro -. La principale difficoltà dell’intervento è stata la fase di verniciatura che, non potendo smontare l’opera e portarla in laboratorio, è stata realizzata direttamente sul posto. E’ stata nostra cura creare un ponteggio isolato dagli agenti esterni come pollini e pulviscolo atmosferico al fine di realizzare una verniciatura il più uniforme possibile”.