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“NON SI BUTTA VIA NIENTE” SCENDE IN PISTA: TRA F1 E WEC QUASI UNA TONNELLATA DI PRODOTTI REDISTRIBUITA A PERSONE BISOGNOSE

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Imola, 28 maggio 2024 – I due grandi eventi di motorsport all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola hanno permesso al progetto promosso dal Comune in collaborazione con il Gruppo Hera, Last Minute Market di risparmiare 3.370 kg di CO2, equivalenti a 5.100 giri del circuito.

Quasi una tonnellata di eccedenze alimentari recuperate e destinate a chi ne ha più bisogno. “Un s’bóta veja gnét”, ovvero “non si butta via niente”, la campagna promossa dal Comune di Imola in collaborazione con il Gruppo Hera e Last Minute Market, società spin off dell’Università di Bologna continua a portare risultati eccellenti e la bontà di questo progetto si conferma anche nel campo dei grandi eventi motoristici: nei due week end di gara all’Autodromo di Imola tra WEC e Formula 1 sono stati recuperati un totale di 960 kg di prodotti alimentari. Oltre all’importante valore creato in termini di economia circolare, i risultati di “Non si butta via niente” registrati tra 19 e 21 aprile e tra 17 e 20 maggio scorsi, hanno consentito di ridurre anche l’impatto ambientale, con 3.370 kg di CO2 in meno, l’equivalente di 5.100 giri del circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari. Un numero che sottolinea dunque come attraverso il progetto venga mitigato l’impatto dell’anidride carbonica emessa per la produzione degli alimenti e in particolare di quelli che normalmente finirebbero per essere sprecati.

Grazie al supporto dell’Autodromo di Imola, durante la tappa del Word Endurance Championship (WEC) andata in scena presso il circuito del Santerno dal 19 al 21 aprile, sono stati recuperati quasi 170 kg di alimenti, tra cui 150 di frutta e verdura, 6 di carne e salumi, 5 di pasti cotti, 5 di latticini e formaggi e 3 di altri prodotti. Durante il Gran Premio di Imola di Formula 1 (17-19 maggio) il progetto ha consentito di raccogliere quasi 800 kg di prodotti, composti per 370 kg da frutta e verdura, 15 da carne e salumi, 90 da latticini e formaggi, 120 da acqua e bibite, 70 da surgelati e 125 da altri prodotti.

Gli alimenti recuperati sono stati destinati all’ Associazione No Sprechi ODV di Imola, ente locale no profit che opera sul territorio attraverso un gruppo di circa 40 volontari impegnati nella gestione di un un emporio solidale per distribuire alimenti e prodotti no food alle persone in stato di bisogno e fragilità, in coordinamento con l’Azienda Servizi alla Persona (ASP) del Nuovo Circondario Imolese.

Il progetto ha come obiettivo il recupero strutturato delle eccedenze alimentari a favore di enti no profit del territorio che si occupano di supportare persone in condizioni di difficoltà. I donatori sono i diversi attori della filiera alimentare, come esercizi commerciali, mense aziendali, aziende di produzione che, aderendo al progetto, si impegnano a gestire correttamente gli alimenti e i beni donabili, in particolare per quanto riguarda corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti. Gli enti beneficiari utilizzano i prodotti recuperati per l’attività di assistenza alimentare a favore di persone in difficoltà sul territorio.